Il Circolo del Nuoto di Avellino è stato costituito,sotto forma di società cooperativa,per iniziativa del dr.Mario De Simone,il 18 dicembre 1971.
Secondo quanto previsto dallo statuto all’art .2 ,il Circolo si propone la piena e completa realizzazione degli interessi sportivi, culturali e ricreativi dei soci e dei rispettivi nuclei familiari a condizioni più vantaggiose di quelle che otterrebbero sul mercato.
Per realizzare questi obiettivi il Circolo,nei quarantacinque anni della sua vita sociale,ha attivato numerose attività sportive per adulti e ragazzi (corsi e tornei di tennis,calcio, pallacanestro,pallavolo,nuoto;corsi e tornei di burraco e di bridge tra i quali quelli intitolati ad Alfonso Gaeta),culturali (incontri con personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo,presentazione di libri, dibattiti e convegni,rappresentazioni teatrali,concerti in collaborazione con associazioni musicali,mostre,corsi di pianoforte e di danza ) e ricreative attraverso momenti di vita sociale (cene,feste in particolari ricorrenze,incontri musicali,cabaret).
Nei quaratacinque anni della sua vita,il Circolo è passato da 30 a 350 soci circa;anche le strutture sono state ampliate e adeguate al numero crescente dei soci;si è così passati dalla prima progettazione realizzata dall’arch.tto Aldo Mollica ,attraverso la ridefinizione degli spazi dovuta all’arch. Troncone,nel 1991-92 e,successivamente, agli Ing.ri Gasparini e Valentino, all’attuale sistemazione ,elegante e funzionale,che prevede- su un’area di circa 50.000mq – l’utilizzo di un ristorante e di un bar,di sale per riunioni di carattere culturale e ricreativo, di campi da tennis,di strutture sportive,di un parco giochi per bambini ,di due piscine con ampio solarium,di una club house,di una sala polivalente e di un bellissimo parco caratterizzato da un’ampia varietà di piante e di fiori.
Il Circolo è divenuto negli anni una casa comune ben integrata nel contesto urbano e sociale della città;un luogo di svago,di riposo,di incontro in cui affrancarsi dalle fatiche del vivere quotidiano,in cui ritrovare il gusto perduto del colloquio,dello scambio sereno di idee e di esperienze,del riallacciare il filo delle amicizie. Un’oasi immediatamente raggiungibile, eppure lontana dai ritmi frenetici della città.